Histoy of the brand






Adi DasslerAdidas nasce ufficialmente in Germania nel 1949 quando Adi Dassler, calzolaio di Herzogenaurach, registrò il marchio delle tre strisce al registro delle imprese di Fürth con il nome: “Adolf Dassler adidas Sportschuhfabrik”. Nel 1920 Adi Dassler costruì a mano la sua prima scarpa da ginnastica. Nel 1924 Adi e Rudolf Dassler fondano la loro prima azienda “Gebrüder Dassler Sportschuhfabrik” con 12 dipendenti che producevano 50 paia di scarpe al giorno. Alle olimpiadi di Amsterdam del 1928, le scarpe di Adi esordivano calzate da Lina Radke che vinse l’oro sugli 800m piani, battendo il record del mondo. Un’ ottimo esordio, che non era solo un caso fortunato: le scarpe di Adi non erano destinate a rimanere confinate alla campagna Tedesca. Partendo dalle scarpe, Adi Dassler riuscì a dare vita ad uno dei marchi sportivi più famosi al mondo indossato da grandi atleti, uomini da record e campioni, affiancandoli nella conquista di vittorie, primati 
Scarpa Bahn 1928e record.  Partendo dalle scarpe, Adi Dassler riuscì a dare vita ad uno dei marchi sportivi più famosi al mondo indossato da grandi atleti, uomini da record e campioni, affiancandoli nella conquista di vittorie, primati e record. 
Chu Yang con AdidasJesse Owens 1936 con AdidasDa allora Adidas ha solcato i terreni di Wembley, Wimbledon e della FIFA World Cu.  Da allora Adidas ha solcato i terreni di Wembley, Wimbledon e della FIFA World Cu.Adidas produce scarpe con cui giocare, scarpe con cui vincere competizioni, scarpe per tutti e scarpe personalizzate. Il motto di Adi Dassler era “nessun atleta sarà lasciato indietro”. Negli anni il portfolio di “Adidas” è stato ampliato sempre con un’ occhio di riguardo all’innovazione,divenendo più completo, vestendo e sponsorizzando gli sportivi oltre che dell’atletica e della box anche della scherma, della ginnastica, del nuoto, della pallavolo, del judo, del sollevamento pesi, delle arti marziali, del tennis, del decathlon, dell’hockey e del calcio. Nel 1963 venne prodotto il primo pallone da football a marchio Adidas battezzato Santiago, poi non ci volle molto perché l’azienda producesse Testar, il pallone ufficiale dei Mondiali del 1970. I successi sportivi si tradussero presto in successi di vendite. Nel 1974 in Germania viene lanciata la campagna “Trimm-Trab” per incoraggiare e promuovere la pratica sportiva e l’attività fisica: l’omonimo modello lanciato da Adidas è da subito un grosso successo.
Nadia Comaneci con AdidasIl motto di Adi Dassler era “nessun atleta sarà lasciato indietro”. Negli anni il portfolio di “Adidas” è stato ampliato sempre con un’ occhio di riguardo all’innovazione,divenendo più completo, vestendo e sponsorizzando gli sportivi oltre che dell’atletica e della box anche della scherma, della ginnastica, del nuoto, della pallavolo, del judo, del sollevamento pesi, delle arti marziali, del tennis, del decathlon, dell’hockey e del calcio. Nel 1963 venne prodotto il primo pallone da football a marchio Adidas battezzato Santiago, poi non ci volle molto perché l’azienda producesse Testar, il pallone ufficiale dei Mondiali del 1970. I successi sportivi si tradussero presto in successi di vendite. Nel 1974 in Germania viene lanciata la campagna “Trimm-Trab” per incoraggiare e promuovere la pratica sportiva e l’attività fisica: l’omonimo modello lanciato da Adidas è da subito un grosso successo.
Cassius Marcellus Clay 1960 con AdidasNel 1963 venne prodotto il primo pallone da football a marchio Adidas battezzato Santiago, poi non ci volle molto perché l’azienda producesse Testar, il pallone ufficiale dei Mondiali del 1970. I successi sportivi si tradussero presto in successi di vendite. Nel 1974 in Germania viene lanciata la campagna “Trimm-Trab” per incoraggiare e promuovere la pratica sportiva e l’attività fisica: l’omonimo modello lanciato da Adidas è da subito un grosso successo. Nel 1963 venne prodotto il primo pallone da football a marchio Adidas battezzato Santiago, poi non ci volle molto perché l’azienda producesse Testar, il pallone ufficiale dei Mondiali del 1970. 
Stramilano 2009 con AdidasI successi sportivi si tradussero presto in successi di vendite.Nel 1974 in Germania viene lanciata la campagna “Trimm-Trab” per incoraggiare e promuovere la pratica sportiva e l’attività fisica: l’omonimo modello lanciato da Adidas è da subito un grosso successo. Oggi, l’Adidas Innovation Team (AIT), seguendo le orme pionieristiche di Adi Dassler nello sforzo di essere il più innovativo marchio sportivo del mondo, affianca gli sportivi nel tentativo di oltrepassare le barriere delle prestazioni umane. 
Lo slogan di Adidas è infatti “Impossibile is nothing”. 
L’eredità olimpica Adidas risale al 1928, quando Adi Dassler creò delle scarpette per gli atleti in competizione ai Giochi Olimpici di Amsterdam. 
Negli ultimi 80 anni, il marchio Adidas è stato strettamente legato ai giochi olimpici, fornendo i prodotti più innovativi per aiutare gli atleti a raggiungere i loro obiettivi. 
Montreal 1976: una ginnasta rumena di quindici anni, Nadia Comaneci, stupisce, affascina e rapisce il pubblico con i suoi perfetti 10 sulle barre asimmetriche indossando Adidas. 
Los Angeles 1984: Edwin Moses vince la sua 2° medaglia d’oro nei 400 metri a ostacoli. 
La Medaglia di Moses sarà però solo una delle 259 vinte da atleti che indossano le tre strisce di Adi Dassler.
Nel 1992, ai Giochi Olimpici di Barcellona, gli atleti Adidas vincono 117 medaglie. 
Tra questi Javier Sotomayor è oro nel salto in alto e questo successo segue di 32 anni l’oro che un’altro atleta delle tre strisce aveva portato dal salto in alto: Dick Fosbury, che a Roma nel 1960 vinse l’oro con una tecnica destinata a rivoluzionare questa disciplina. 
La capitale italiana ha fornito un magnifico scenario ad uno sfacciato diciottenne del Kentucky, che fece il suo debutto sulla scena del mondo della boxe vestendo stivali Adidas: Cassius Marcellus Clay, che poi sarebbe diventato Muhammad Ali, ha vinto l’oro nella categoria dei pesi massimi. 
Ai Giochi di Roma il 75 per cento di tutti gli atleti sul campo indossava calzature Adidas.
Alle olimpiadi di Sidney 2000, nel giro di un’ora, il nuotatore australiano Ian Thorpe ha vinto due medaglie d’oro stabilendo due record del mondo con il suo innovativo costume integrale.
Anche a Pechino 2008, sul più importante palcoscenico del mondo sportivo, Adidas è presente proseguendo la tradizione di Adi Dassler.
A Pechino erano presenti 39 atleti sponsorizzati Adidas provenienti da 24 paesi diversi ed impegnati in 27 diverse discipline.
Tra questi era presente l’allora ventinovenne Aldo Montano già premiato dall’oro olimpico nella sciabola ad Athene ed ultimo di una famiglia di schermidori: anche il nonno, suo padre e tre cugini prima di lui hanno vinto medaglie olimpiche per la squadra italiana.
A Pechino Montano ottenne la medaglia di bronzo nella sciabola a squadre.
Adidas ed il Running
In Italia, nel running, Adidas affianca la Stramilano in qualità di sponsor tecnico. 
L’evento sportivo che dal 1972 si svolge ogni primavera a Milano, si compone di tre gare: una internazionale riservata ai professionisti e due di diversa percorrenza per i dilettanti. 
Solo nella classica corsa per dilettanti si contano oltre 50’000 iscritti.
L’occasione rappresenta una perfetta piattaforma di comunicazione per il brand, perché grazie all’efficienza ed alla consolidata esperienza degli organizzatori, offre diverse opportunità per dialogare con tutti i runner. 
Per una maggiore visibilità e grazie alla sua fama, Adidas affianca e sponsorizza moltissimi atleti, eventi sportivi ed oltre 100 squadre di calcio di cui 31 nazionali. 

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